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sabato
11 giugno
ore 21,30 Rocca
Vescovile
Gruppo
di lavoro Masque Teatro
SELENIAZESTHAI
Essere lunatico
con Catia Gatelli, Lorenzo Bazzocchi
suoni Giovanni Versari
regia Lorenzo Bazzocchi
Cruentazione è l'afflusso del sangue al taglio dì una
ferita, dopo o prima della morte. Lo scorrere del sangue dalle ferite
dell'ucciso è anche la prova attestante che il sacrificio è accettato,
equivale alla confessione del crimine. E' necessario mantenere continuamente
attivata la conversazione interiore: per non essere strappati, coinvolti,
adeguati. Interpellarsi. Consultare sé stessi, recuperare la risposta
autonoma‑originaria, appellarsi alla proprie esperienza, come
forma di conoscenza, valutare costantemente il senso del proprio fare.
Ho bisogno di capire. Ho bisogno di capire. Un inizio, un tempo presente,
una fine. "La sofferenza è priva di presente, non ha né inizio,
nè fine. Il tempo ha radicalmente mutato senso". Il tempo della
comprensione non è qualcosa di materiale, un "dopo" immediato,
un significato preciso. Il tempo della comprensione è il sottrarsi
del senso, è lasciare che questo avvenga, senza erigere barriere, è l'essere presenti
senza aggrapparsi alle trame rassicuranti della ragione. Il dare‑ricevere
dell'attore e dello spettatore possono realizzarsi in una presenza
piena di corpo, in una presenza carnale. Ogni azione ha un suo intendimento,
ciò che si vede e ciò che non si vede. Richiesta
dì spiegazione è richiesta di comprensione, ma vorrei essere io.
P r e f e r i r e i n o n
f a r l o
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giovedì 18 giugno
ore 21,30
Rocca Vescovile
TANTI COSI
UN MIRACOLO SUPERFLUO
di Danilo Conti, Antonella Piroli
con Danilo Conti
"Paracadute: s.m.invar.Apparecchio a forma di
grande ombrello, atto a ridurre la velocità di caduta di un corpo
… Nikopol aveva tentato mille volte di dare una spiegazione a quello
che gli stava succedendo. Ma come egli arrivò a reinventarsi la propria vIta in un legame indissolubile col suo paracadute è cosa che andava al di là della sua comprensione. I suoi occhi cominciarono
a vedere in modo diverso, la sua mente a seguire percorsi inconsueti.
Il suocuore ad abituarsi a sentimenti sconosciuti…Tutto questo a causa
dì un miracolo che nasce dall'animo umano e non dal sovrannaturale.
Sam Raimi capirebbe.
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sabato
25 Giugno ore
21,30 Spazio della Trinità MOTUS LA RECITA DEI NUMERI Sulla necessità dello sguardo Accadimento
III° |
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con |
Daniela Nicolò, Simona e Sabrina Palmieri, Alessandro Zanchini, Enrico
Casagrande, Remigiusz Dobrowolsky |
parole |
Daniela Nicolò |
regia |
Enrico Casagrande |
dinamica degli spazi |
MOTUS |
produzione |
Ass. Culturale "OPERE dell'INGEGNO" - Rimini |
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... il numero è il prodotto della parola e del
segno. Se la parola è la spiegazione del segno,
il numero ne è la radice segreta..." Hamidullah Mohamed |
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ACCADIMENTO Ill'.
E'
il proseguo, l'andare avanti, oltre, superare, superarsi, lasciarsi
alle spalle. Ma conservando. Trattenendo tutto quello che gli altri
Accadimenti hanno tracciato, scolpito. Ogni numero tende a generare
quello successivo, poíchè ciascuno di essi è spinto a superare il
proprio limite o a cercare l'opposto, il negativo. Forse, iniziato
questo succedersi a catena di eventi, avremo difficoltà effettiva
a trovare il punto conclusivo. A mettere un punto di sospensione
a questo precipitare disordinato dei nostro interrogarci sul teatro,
sul linguaggio. Il progetto "Sulla necessità dello sguardo"
è scaturito da "Cassandra. Interrogazioni sulla necessità dello
sguardo", l'ultimo lavoro teatrale nato ed ambientato all'interno
della nostra casa di residenza, con una struttura itinerante, per
un pubblico limitato. E' stato un evento unico, dono, non uno spettacolo,
ma un esperimento, una riflessione interrogazione aperta sulle guerre:
quelle lontane, mitologiche, delle tragedie, quelle vicine, al di
là dei mare e quella quotidianità, che ci portiamo dentro, che è
abitudine percettiva, è linguaggio. "Cassandra" ha segnato
l'inizio, anche, di una nuova fase dei nostro fare teatro, che vede
sempre più connessa alla struttura drammaturgica,la riflessione
sull' "essere in scena"; sulla necessità di continuare
ad avere tramite il teatro, uno "sguardo attento" agli
eventi sociali, politici, artistici, del nostro tempo. Gli Accadimenti
sono una serie di eventi unici, a catena, strutturati specificatamente
per luoghi non teatrali; come "segni a matita sull'accadere" sono un'uscita dallo spettacolo, un tentativo di guardare in faccia
i dubbi che ci perseguitano, uno ad uno ... e lo spettatore deve
di conseguenza completare il senso amputato delle situazioni. |
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sabato
2 luglio
ore 21,30 Rocca Vescovile
LINDSAY JOHN
WA!
Al the worlds of God
It is
impossibie to dance "all the worlds of God", so I start
at the bottom; perhaps the gutter, or in the soul of an insect. "Wa! All the worlds of
God" fu creato e presentato per "FORCE
MAJEURE", evento
radicale di danza commissionato dal Tramway Theater per ill MAYFEST
di Glasgow 1992. Questa "danza" non segue regole predefinite,
piuttosto è un approccio, un'attitudine,
nella quale l'attore, attraverso uno stato di improvvisazione,
si sforza di unire il corpo e lo spirito. "All'improvviso bellezza
e bruttezza, trance e lucidità, dolore e gioia, il corpo prende molte
forme, sforzandosi di diventare riconoscibile. "Dance as catalyst...I use images from the
inner worid of the subconscious, from dreams and immagination, from
everyday life, and from "substance". I want these images,
manifest through the dance, to act as a catalyst directly simulating
the mind and imagination of the spectator according to their own experience
and perception of life.
Lindsay John
Figura unica nel panorama della danza inglese, Lindsay
John segue vie non convenzionali, creando un modo estremamente personale
di lavorare. Le linee fondamentali del suo lavoro si trovano nel movimento
di danza giapponese Butoh. Ha realizzato diverse performance in collaborazione
con il gruppo inglese Test Department.
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10
giugno - 2 luglio
Sala del Popolo
Municipio di Bertinoro
Opere di
REMIGIUSZ
DOBROWOLSKI
Inaugurazione
venerdì 10 giugno ore 21,30
Giorni di apertura: venerdì 10 ‑ 17 ‑ 24 giugno e 1 luglio ore 21,30
‑ 23,30
sabato 11 ‑ 18 ‑ 25 giugno e 2 luglio
ore 21,30 ‑ 24,00
"I miei oggetti non sono allegri, sono fatti di
bottiglie di plastica, legno, metallo ed altri rifiuti. Sono come
cose intorno alle quali uno uccello trova un pezzo di pane... Dormivo
nei fossati, ho sentito come la terra è malata ... ero circondato
dai rifiuti...Mi sentivo uno di loro. ... I miei lavori sono un continuo
tentativo di riciclare questa sofferenza: bottiglie di plastica, svuotate,
deformate, che soffocano, come guanti di morte…"
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